Prof Morra

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Sono un insegnante di matematica e fisica [liceo scientifico Nuzzi di Andria (BT)].

In questo blog trovate appunti, svolgimenti di prove scritte, relazioni su attività di laboratorio, file multimediali didattici, videolezioni. 

Sono allegate indicazioni didattiche riservate agli studenti, nella sezione "Le mie classi" (in basso a sinistra).

Ugo Morra 

 

 

 

Bohr used to say that if you aren't confused by quantum physics, then you haven't really understood it. (J.A. Wheeler)

Da “Sei pezzi meno facili”, Richard Feynman. Adelphi: 

…Per illustrare il problema in modo ancora più chiaro immaginerò di  parlare per telefono con un marziano, o comunque con qualcuno che stia molto lontano, Non posso spedirgli, e quindi fargli esaminare, niente di fisicamente reale; mentre se gli potessi inviare per esempio un fascio di luce gliela manderei polarizzata circolarmente a destra e gli direi: “Questa è luce destrorsa, basta guardare da che parte gira”. Ma non gli posso dare niente; posso solo parlargli. E’ lontano, oppure sta in un posto strano, e non può vedere nulla di ciò che vediamo noi; per esempio non posso dirgli: “Guarda l’Orsa Maggiore e osserva come sono disposte quelle stelle. Per “destra” intendo…”. Gli posso solo parlare per telefono.

E adesso provo a parlargli di noi. Ovviamente per prima cosa definisco i numeri, “Tic, tic, due; tic tic tic, tre”, così a poco a poco arriverà a capire un po’ di parole, e poi andremo avanti. E dopo un po’ magari diventeremo molto amici e lui chiederà: ”Ma voi come siete fatti?”, e io comincerò a descrivere gli umani e dirò: “ Siamo alti un metro e ottanta”, e lui dirà: “ Un momento, quant’è un metro e ottanta?”. E’ possibile spiegargli quanto è un metro e ottanta? Ma sicuro! Gli dico: “Hai presente il diametro dell’atomo di idrogeno? Noi siamo alti 

17 000 000 000 atomi di idrogeno!” Si può fare perché le leggi fisiche sono invarianti rispetto ai cambiamenti di scala, per cui una lunghezza assoluta riusciamo a definirla. Così definisco le dimensioni del corpo, e gli spiego qual è la sua forma generale – che ha diramazioni con cinque sporgenze alle estremità, e così via – e lui mi segue, e alla fine descrivo il nostro aspetto esteriore, presumibilmente senza incontrare grandi difficoltà. Man mano che vado avanti lui si fa addirittura un modellino, mi dice: “ Di sicuro siete bei tipi, ma dentro che cosa c’è?” E io comincio a descrivere gli organi interni finché arrivo al cuore, gli spiego bene che forma ha e gli dico: “Mettilo a sinistra”. E lui fa: “Mmm…a sinistra?”. Ora il problema è spiegargli da che parte sta il cuore senza che lui veda niente di quello che vedo io; e nessuno potrà mai spedirgli un campione di quello che noi intendiamo per “destra”, un oggetto destrorso standard. Posso farlo?

In breve, possiamo spiegare a un marziano da che parte sta il cuore. Basta dirgli: “Senti, fa un magnete, metti l’avvolgimento, attacca la corrente, poi prendi un po’ di cobalto e abbassa la temperatura. Se prepari l’esperimento in modo che gli elettroni vadano dai piedi alla testa, allora la corrente entra nell’avvolgimento a destra ed esce a sinistra”. E così, ormai è possibile, con un esperimento di questo tipo, definire destra e sinistra.

 

Da Raum und Zeit, Hermann Minkowski:

"D'ora in poi il solo spazio e il solo tempo sono destinati a dissolversi, diventando semplici ombre, e solo una forma di unità tra l'uno e l'altro conserverà una realtà indipendente" 

 

 Da QED, Richard P. Feynman, Adelphi:

La luce viaggia in linea retta", perché attorno al percorso di tempo minimo ci sono abbastanza percorsi che si rinforzano tra loro, e insieme c'é un numero sufficiente di altri percorsi che si cancellano tra loro. Ma quando lo spazio a disposizione di un fotone diventa troppo esiguo (come nel caso di piccoli fori in uno schermo), queste leggi non sono più valide: si osserva allora che la luce non viaggia necessariamente in linea retta, che vi è interferenza causata dai due fori e così via. La medesima situazione si presenta con gli elettroni: su grandi distanze si propagano come particelle, lungo percorsi definiti. Ma per piccole distanze, come all'interno di un atomo, lo spazio è così esiguo che non vi è un percorso dominante, non vi è 'orbita'; l'elettrone segue tutti i possibili percorsi, ciascuno con la relativa ampiezza. 

 

Oswald Veblen- 24 June 1880 Decorah, Iowa, USA–10 Aug 1960 Brooklyn, Maine, USA: 

MATHEMATICS is one of essential emanations of the human spirit – a thing to be valued in and for itself – like art or poetery (LA MATEMATICA è una delle essenziali emanazioni dello spirito umano, una cosa che va valutata in sè e per sè, come l’arte o la poesia.)

 

 

 

 
  

Presentazione film "I ragazzi di via Panisperna" 


Amleto è noto per la sua battuta all'amico Orazio: "Ci son più cose in cielo e in terra di quante non ne sogni la tua filosofia" (Amleto, atto I, scena V). Questo è uno dei più profondi concetti di tutto Shakespeare, e cattura bene il motivo del perché la fisica è un argomento così affascinante. La fisica è la filosofia ultima sulla natura e la realtà. E, ogni volta che pensiamo di essere ormai vicini alla comprensione del tutto, ecco Amleto che ci ricorda che c'è molto di più.  [tratto da "Oltre la particella di Dio" di Leon Lederman e Christopher Hill, Bollati Boringhieri editore]


                                      

 

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